Ecco cosa abbiamo imparato sulla SEO (per blogger)

Esistono molte guide sulla SEO, tuttavia abbiamo deciso di pubblicarne un’altra.

Perché?

Perché anche se sei un blogger principiante hai bisogno di comprendere la SEO.

Questa guida è quindi per tutti i nuovi arrivati (nel mondo SEO).

In questa guida imparerai:

  1. Cosa significa SEO?
  2. Come funzionano i motori di ricerca?
  3. Cosa significa SEO on-page?
  4. Cosa significa SEO off-page?
Johannes Bluth
Johannes Bluth
Ultimo aggiornamento dicembre 15, 202022 Min. lettura
Ecco cosa abbiamo imparato sulla SEO (per blogger)

Qual è la battuta più famosa sulla SEO? Eccola:

Questo meme spiega molto bene la ragione per cui la SEO è così importante.

Puoi scrivere come un premio Nobel e avere un design all’avanguardia,
tuttavia senza una buona SEO nessuno troverà il tuo blog, neanche John
Travolta e Samuel L. Jackson.

Se ora ti stai chiedendo: “Ma che cos’è questa SEO?”

Continua a leggere! Te lo spiegheremo noi.

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Cosa significa SEO?

Oggi molti siti web ricevono la maggior parte delle visite grazie a motori di ricerca come Google o Bing. Pensa anche solo a quante volte cerchi informazioni su Google.

SEO = Search Engine Optimization (ottimizzazione per i motori di ricerca)

Ogni secondo si verificano quasi 85 000 ricerche Google.

La SEO consente di spingere il tuo sito web il più in alto possibile nei risultati di ricerca organici di Google.

La SEO assicura inoltre che gli utenti ti trovino quando stanno cercando un’informazione.

Molti sono i modi per arrivare a questo risultato. In questa guida ci concentreremo su quelli più rilevanti per i blogger.

Prima però dovrai comprendere come funzionano i motori di ricerca.
Questa è la parte tecnica. Se arriverai fino alla fine, imparerai 8
tecniche da mettere in pratica per migliorare la tua SEO.

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Cos’è un motore di ricerca?

Il compito di Google non è semplicemente quello di ispezionare il web per trovare il tuo sito. Così come molti datori di lavoro non vengono a bussare alla tua porta per vedere se sei la persona che stanno cercando.

In altre parole, devi dare prova di essere un esperto nel tuo settore.

Ecco perché, se gestisci un blog, il tuo compito è quello di
strutturare il tuo sito web e i suoi contenuti in modo che i motori di
ricerca possano trovarlo nel modo più facile possibile e posizionarlo
tra i risultati di ricerca.

Ma come funziona esattamente un motore di ricerca e come ti trova?

Per comprenderlo meglio, guardiamo prima questo video:

Molto interessante, vero?

Questi sono i tre passaggi base che dovresti conoscere:

  • Crawling (processo di scansione): come fa il motore di ricerca a trovare le pagine di un sito web?
  • Indexing (processo di indicizzazione): come fa il crawler del motore di ricerca a decidere quali pagine andranno incluse nel suo indice?
  • Ranking (posizionamento): come fa l’algoritmo del motore di ricerca a decidere quali pagine
    corrispondono a una specifica frase di ricerca (“parola chiave”)?

Avvertenza: non tutti i motori di ricerca funzionano
allo stesso modo. In questo articolo parliamo principalmente di Google,
essendo il motore di ricerca più comunemente utilizzato.

Vediamo insieme i dettagli di questi passaggi.

1. Cosa si intende per “Crawling”?

Il crawler di un motore di ricerca controlla costantemente il web,
alla ricerca di qualsiasi nuova pagina o di pagine aggiornate. Questo
processo viene chiamato crawling (scansione).

In breve, se pubblichi contenuti su Internet, Google non ne viene necessariamente a conoscenza.

Esistono vari modi per rendere il crawling più semplice:

  • link interni: utilizza link interni dove possibile. In questo modo il crawler potrà trovare facilmente tutte le pagine del tuo sito web;
  • link esterni: se altre pagine presentano un link che indirizza alla tua pagina, sarà più facile per il crawler trovarti;
  • numero ridotto di clic: ogni singola pagina del tuo sito web dovrebbe essere accessibile dalla
    tua homepage in un massimo di 3 clic. In caso contrario, l’architettura
    del sito diventa troppo complicata e il lavoro eseguito dai crawler
    potrebbe risultare difficile.

Ora che Google ha trovato il tuo blog, è tempo di passare al processo di indicizzazione.

2. Cosa si intende per “Indexing”?

L’indice del motore di ricerca salva tutti i dati e
contenuti rilevanti che l’algoritmo di un motore di ricerca può trovare.
L’indice di Google non è quindi nulla di più che un’ENORME banca dati.

Se la tua pagina è indicizzabile, può essere mostrata come risultato di ricerca Google.

Prima di tutto, la pagina deve avere un codice di stato HTTP 200. Questo codice è fortunatamente preimpostato e informa il motore di ricerca della validità della tua pagina.

In seguito, invia la tua pagina all’indice Google utilizzando lo strumento di controllo URL su Google Search Console.

Quando un URL non è ancora stato indicizzato, questo sarà il suo aspetto:

Ora clicca semplicemente su “REQUEST INDEXING” (richiesta indicizzazione) per inviarlo a Google.

Questo passaggio consente di procedere molto più rapidamente senza attendere che Google indicizzi la tua pagina.

Potrai poi controllare la Search Console per verificare se il tuo URL è arrivato a Google:

Cosa si intende per “De-Indexing”?

Non tutte le pagine sono rilevanti per la ricerca. Pertanto puoi
chiedere a Google di NON mostrare la tua pagina tra i risultati di
ricerca. Questo processo viene chiamato “de-indexing” (deindicizzazione).

Esistono vari modi per escludere pagine valide dall’indicizzazione:

  • canonizzazione: imposta un tag canonico sulla
    pagina che non vuoi indicizzare. Al posto di questa pagina ne puoi
    scegliere un’altra del tuo dominio, che verrà mostrata nei risultati di
    ricerca;
  • blocco tramite robots.txt: viene utilizzato solitamente per bloccare vari URL dello stesso tipo, vale a dire URL con specifici parametri e directory;
  • noindex: puoi impostare un URL nella modalità “noindex” tramite meta robot. Per
    esempio, abbiamo deindicizzato la sezione “Trucchi e suggerimenti” del
    nostro sito web in quanto è rivolta solamente a un gruppo target
    speciale di determinate campagne di marketing. Pertanto non è necessario che queste pagine vengano trovate nella ricerca organica.
https://amazon-affiliate.eu/content/uploads/seo-for-bloggers-guide-uk-8.jpg

Deindicizzazione con Yoast

Tutte le pagine non canonizzate, non bloccate tramite robots.txt e
senza impostazione “noindex” sono potenziali pagine indicizzabili.

Il rapporto di copertura Google Search Console

Talvolta Google trova altre ragioni per non indicizzare una
determinata pagina. Quando ciò accade, dai un’occhiata al rapporto di copertura di GSC per scoprire se alcune delle tue pagine sono state escluse dalla ricerca.

screenshot del rapporto di copertura Google Search Console.
Quando Google non indicizza una determinata pagina, è bene controllare
questo rapporto per verificare se alcune pagine sono state escluse dalla
ricerca.

La tua pagina è stata scansionata ed è ora indicizzata. Benissimo! Ora è tempo che Google la posizioni.

3. Cosa si intende per “Ranking”?

Immagina di scrivere un post per il tuo blog a proposito del miglior
macinacaffè per fare un espresso. Google troverà quell’articolo sul tuo
sito web e lo posizionerà in base ad altri post che coprono lo stesso
argomento.

Per essere chiari, il posizionamento è la parte della SEO che
richiede più tempo. Tuttavia è anche parzialmente al di fuori del tuo
controllo.

Puoi applicare i migliori trucchi SEO e ottenere comunque un pessimo
posizionamento, ad esempio nel caso in cui i tuoi contenuti non siano
così interessanti.

Per comprendere meglio il modo in cui Google posiziona i risultati di ricerca, guarda questo video informativo:

Aggiornamenti Google Core

Ciò che funziona oggi non funzionerà necessariamente domani, poiché
Google aggiorna costantemente il suo algoritmo di posizionamento, in
modo da ottimizzare l’esperienza di ricerca dell’utente. Questa è una
delle ragioni per cui il posizionamento del tuo sito web può peggiorare o
migliorare nonostante tu non abbia cambiato nulla.

Ci sono stati aggiornamenti di Google Core molto importanti in passato, quali l’aggiornamento Panda e l’aggiornamento Penguin. Qui puoi trovare un elenco dei principali aggiornamenti.

Ciò che sappiamo è che puoi migliorare le tue opportunità di posizionamento!

Si tratta di aiutare il motore di ricerca a capire i contenuti dei nostri singoli articoli e della pagina in generale.

Questo processo può essere suddiviso in due parti: SEO on-page e SEO off-page.

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SEO on-page versus SEO off-page

In questa guida ci concentreremo sulla SEO on-page.

SEO on-page = ottimizzazione delle singole pagine e dei singoli articoli del tuo sito.

SEO off-page = creazione di link da altri domini al tuo, i cosiddetti backlink.

La SEO off-page è sicuramente la parte più difficile, poiché si basa
sulla reputazione e sulla creazione dell’autorità di dominio.

Autorità di dominio = rilevanza del tuo sito per un argomento specifico, valutata dagli algoritmi del motore di ricerca

Assicurati di iniziare con un sito ben costruito e strutturato, soprattutto se sei agli inizi della tua attività di blogger.

Approfondiamo ora alcune tecniche della SEO on-page!

SEO on-page per blogger: 8 passaggi che funzionano davvero

1. Utilizza parole chiave nel tuo tag title (tag che compare nell’URL) e nell’H1 (titolo)

Prima di tutto, pensa alle tue parole chiave!

Il tag title, l’H1 e l’URL dovrebbero contenere la tua parola chiave principale.

Le parole chiave secondarie possono essere utilizzate per meta description, sottotitoli (subheading) e contenuti.

Come trovare le giuste parole chiave per il tuo pubblico?

Per ottimizzare i contenuti esistenti controlla:

Google Search Console > Performance > Queries (utilizza il filtro della pagina per trovare pagine specifiche)

Esistono molti modi per eseguire una ricerca di parole chiave per scrivere nuovi contenuti.

Google Suggest

Digita una query specifica e Google ti suggerirà le corrispondenti query di ricerca.

Query correlate

In seguito alla ricerca, Google mostrerà le ricerche correlate in base al suo algoritmo.

“Le persone hanno chiesto anche”

Questa sezione ti mostra domande comuni e specifiche che le persone hanno posto. È consigliabile utilizzarle nei sottotitoli.

Strumenti per parole chiave

Esistono molti strumenti per parole chiave, tuttavia dovrai pagare
per la maggior parte di questi. Per molti blogger ciò potrebbe non
essere l’ideale.

Un software gratuito è Keyword Tool. Questo software consente di controllare facilmente la popolarità delle parole chiave.

Ahrefs è uno strumento a pagamento, ma offre un
periodo di prova di 7 giorni a 7 $. Il suo Keyword Explorer è
sicuramente uno strumento che vale la pena utilizzare.

In ogni caso, assicurati di utilizzare sia parole chiave a coda corta sia parole chiave a coda lunga nei tuoi contenuti.

  • Parole chiave a coda corta: più corte, più
    generiche nel significato e con un elevato volume di ricerca.
    Click-through-rate e tassi di conversione sono tipicamente più bassi,
    data la maggiore concorrenza.
  • Parole chiave a coda lunga: più lunghe, più specifiche nel significato e con un basso volume di
    ricerca. Click-through-rate e tassi di conversione sono tipicamente più
    alti, data la minore concorrenza.

2. Rendi facile la navigazione

Una navigazione chiara sul tuo sito web aiuta i motori di ricerca a interpretare le informazioni.

Se il tuo sito web contiene molti articoli, puoi utilizzare gli
strumenti nel tuo sistema di gestione dei contenuti (CMS) per creare
categorie e tag, in modo da strutturare tali contenuti.

Puoi inoltre utilizzare queste due funzioni:

  • Navigazione Breadcrumb: questa tecnica di
    navigazione aiuta i motori di ricerca a capire la relazione tra le
    singole sottopagine, poiché mostra l’intero percorso a una determinata
    pagina o a un determinato post. Se il tema del sito web che hai
    installato non presenta la funzione Breadcrumb, puoi aggiungerla
    utilizzando plugin come Yoast SEO o Breadcrumb NavXT.
  • Tabella dei contenuti: per articoli e pagine con una grande quantità di testo è anche utile
    includere una tabella di contenuti. Queste tabelle possono anche essere
    create con plugin quali Table of Content Plus o Easy Table of Contents.

3. Utilizza URL corti

La parola chiave principale per i post del tuo blog dovrebbe sempre essere inclusa nel tuo URL.

Oltre a questo, ricordati semplicità e sintesi.

Ad esempio, usa URL come:

https://coffeeblog.com/migliori-macinacaffe-espresso

Invece di:

https://coffeeblog.com/2020/post/quali-sono-i-migliori-macinacaffe-per-espresso

Gli URL vengono inoltre mostrati nei risultati dei motori di ricerca
per aiutare questi ultimi a comprendere i contenuti di una determinata
pagina.

È importante definire sempre il proprio URL prima di pubblicare la pagina online. Si consiglia di non modificare un URL dopo la pubblicazione della pagina, in quanto questo potrebbe provocare errori nel caso in cui Google avesse già indicizzato la prima versione dell’URL.

4. Utilizza titoli e sottotitoli (heading e subheading)

Utilizza sempre i titoli per strutturare i tuoi articoli e le tue pagine.

Utilizza almeno H1, H2 e H3 per strutturare i tuoi contenuti. Rispetta l’ordine:

  • H1: utilizzato solo una volta
  • H2: pensa a questo come a un capitolo di un libro o di un articolo
  • H3: utilizzato solamente dopo i titoli H2

Seguendo questi passi aiuterai i motori di ricerca a comprendere la struttura della tua pagina.

Evita di utilizzare i titoli per denominare aree quali barra
navigazione, barra laterale o piè di pagina del tuo sito. I titoli
devono sempre avere una correlazione con i contenuti principali della
tua pagina.

5. Utilizza contenuti multimediali

Moltissimi sono i formati multimediali che puoi utilizzare per ravvivare i tuoi contenuti:

  • foto
  • screenshot
  • video
  • infografiche
  • statistiche
  • illustrazioni
  • GIF

I contenuti multimediali fanno sì che il lettore rimanga sulla tua pagina.

Quando li aggiungi al tuo sito web, assicurati che la parola chiave principale sia contenuta:

  1. nel nome del file che stai usando;
  2. nel titolo;
  3. nel “tag alt” di HTML.

I motori di ricerca non possono comprendere istantaneamente le
immagini come noi. Necessitano di informazioni aggiuntive. Leggendo il
titolo e il “tag alt”, il crawler ha modo di avere una panoramica
generale del tipo di contenuto multimediale.

Tieni conto che le persone affette da disturbi della vista utilizzano
lettori di schermo. Fornendo il “tag alt”, possono comprendere ciò che
la tua immagine sta mostrando. Pertanto è sempre importante aggiungere
titolo e testo alternativo alle tue immagini, sia per l’usabilità quanto
per la SEO.

6. Migliora la velocità del sito

I motori di ricerca danno molta importanza alla velocità del sito.
L’esperienza dell’utente è infatti chiaramente migliore se il sito si
carica rapidamente.

La velocità del sito dipende principalmente dal servizio di web hosting, dal tema e dalla dimensione delle immagini.

Strumenti come PageSpeed Insights di Google o WebPageTest controlleranno la velocità di caricamento del tuo sito web.

L’utilizzo di “caching”, ad esempio l’archiviazione e la fornitura di
dati e di immagini in maniera più efficiente, ti aiuta ad eliminare, o
perlomeno a migliorare, i tempi di caricamento.

Per WordPress esistono plugin disponibili per implementare i processi
di caching, inclusi WP Super Cache, W3 Total Cache o WP Rocket.

7. Aggiungi link interni ed esterni

Come sopramenzionato, link interni ed esterni sono importanti per la SEO.

Questi link aiutano i motori di ricerca e i visitatori a comprendere:

  • quali pagine del tuo sito web sono le più rilevanti;
  • come queste pagine sono connesse tra di loro.

Assicurati quindi che le tue pagine più importanti ricevano un gran numero di link interni. Evita tuttavia i link non rilevanti.

Wikipedia è un buon esempio di come implementare link interni.

Il tuo sito web sicuramente non è complesso quanto Wikipedia, ma questo esempio aiuta a rendere bene l’idea.

Perché i link esterni sono importanti per la SEO

Molti responsabili di siti web esitano ad includere link esterni nei loro contenuti.

Non esitare anche tu!

Far uscire i visitatori dal proprio sito web potrebbe sembrare una mossa sbagliata, ma non lo è.

La cosa importante è rendere questi link naturali. Se stai scrivendo
un post sui macinacaffè, non ci sarà alcun problema nell’utilizzare link
esterni a nomi di marchi venditori di caffettiere.

Quindi considera di includere almeno un link esterno in tutti i tuoi articoli.

Questo breve video ti fornisce alcuni suggerimenti per utilizzare
link esterni in modo appropriato e migliorare la visibilità del tuo sito
web.

Quando imposti link esterni, assicurati sempre che si aprano in una nuova scheda. In questo modo gli utenti rimarranno sul tuo sito quando cliccheranno sul link.

8. Aggiungi meta tag

I meta tag informano i motori di ricerca e gli utenti sui tuoi contenuti.

Si trovano solitamente nell’elemento del codice HTML. Molti sistemi
di gestione dei contenuti (CMS) presentano campi personalizzati per
definire meta tag, altrimenti puoi utilizzare plugin come Yoast o WP
Meta SEO.

Per ogni pagina o articolo dovrai fornire:

  • un meta title;
  • una meta description.

Questi informeranno Google su come mostrare la tua pagina nei risultati di ricerca.

Il meta title viene mostrato in cima ai risultati di ricerca in colore blu.

Il limite di lunghezza è di 60 caratteri. I titoli più lunghi verranno tagliati o sostituiti.

Il meta title è un fattore di posizionamento molto importante, quindi
assicurati che contenga la parola chiave principale dell’articolo.

La meta description viene mostrata nella parte sottostante.

Il limite di lunghezza è di circa 160 caratteri.
Anche le meta description personalizzate sono spesso tagliate o
sostituite da Google. Se l’algoritmo decide che alcune parti dei tuoi
contenuti sono più rilevanti delle meta description presenti, le
sostituirà.

Fortunatamente la meta description non è particolarmente rilevante
per la SEO. Tuttavia dovrà essere ben scritta per attrarre potenziali
lettori, in modo che clicchino sul risultato di ricerca.

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SEO off-page: come ottenere backlink

Molte persone del settore dicono che la SEO off-page sia DAVVERO complessa.

Se qualcuno crea un link alla tua pagina, si parla di backlink,
appunto perché il link letteralmente avvalora (dall’inglese to back up,
sostenere, avvalorare) il tuo sito attraverso la community. Questo
infonde fiducia.

Se migliaia di siti di qualità creano un link al tuo sito, non c’è dubbio che ciò che offri è ciò che le persone VOGLIONO.

Non dimenticare: il successo di motori di ricerca come Google si basa sul dare alle persone ESATTAMENTE ciò che vogliono.

I backlink sono quindi un fattore di posizionamento ultra rilevante.

Sono importanti però solo se provengono da siti di alta qualità (che a loro volta ricevono backlink da altri siti).

Come si possono ottenere backlink di alta qualità?

Il processo in sé è semplice, ma non facile:

  1. crea contenuti per cui possa valere la pena creare dei link (SEO on-page);
  2. promuovi i tuoi contenuti.

In generale, i backlink dovrebbero provenire da siti web che siano in
qualche modo relazionati alla tua attività. Se promuovi macinacaffè e
ottieni backlink da un blog di bellezza (ad esempio perché hai un
rapporto di amicizia con i responsabili di quel blog), i motori di
ricerca potrebbero fare confusione.

Perché comprare link è una pessima idea…

I backlink non devono essere confusi con la pubblicità.

Se paghi qualcuno per creare link alla tua pagina, si parla di acquisto di link.
In passato questa era una tecnica largamente diffusa, ma oggi i motori
di ricerca sono abbastanza intelligenti da identificare i link
acquistati e far calare il tuo posizionamento.

I backlink infatti devono sempre risultare naturali (e spesso vengono eseguiti tramite testo di ancoraggio di marca).

… e perché il link building è un’idea migliore!

Questi sono alcuni modi per ottenere potenzialmente backlink di alta qualità senza attendere che siano gli altri a contattarti:

  • scrivi guest post per altri siti web (relazionati al tuo);
  • trova link esterni non funzionanti su siti web simili al tuo e chiedi di eseguire un link alla tua pagina (di alta qualità e altamente rilevante);
  • tieni d’occhio i backlink non funzionanti (ad esempio utilizzando strumenti SEO come il Site Explorer di Ahrefs);
  • esegui link a pagine esterne, se utile. Queste potrebbero ricambiare il favore;
  • conosci persone che condividono la tua passione e crea un network.

Tutte queste strategie vengono chiamate link building.

Questo è quanto sulla SEO off-page.

Ora è tempo di riassumere il tutto!

Perché tutti i blogger hanno bisogno della SEO

Lasciamo parlare le statistiche per un secondo:

  • il 75% di tutti gli utenti non va mai oltre la prima pagina Google quando cerca un’informazione;
  • il 91% di tutte le pagine Internet non riceve alcun traffico da Google;
  • il 70,6% di tutto il traffico di un sito web proviene dai principali motori di ricerca (Google, YouTube, Bing, Yahoo).

Voilà. Riesci a pensare a tre migliori ragioni per le quali la SEO è importante? Noi non ci riusciamo.

È importante sapere che nessun nuovo sito si posiziona magicamente
sulla prima pagina di Google nel giro di giorni, settimane o mesi.

A dire il vero, la ricerca ha mostrato che la maggior parte dei
contenuti della pagina 1 di Google è stata pubblicata alcuni anni prima.
Tuttavia, appena riuscirai a raggiungere la prima pagina è molto
probabile che ci rimarrai a lungo.

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