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Guida breve ai software di blocco degli annunci

Martin Trauzold
Martin Trauzold
Ultimo aggiornamento agosto 30, 2017 6 Min. lettura
Guida breve ai software di blocco degli annunci

I software di blocco degli annunci, di cui uno molto diffuso è AdBlock, consentono agli utenti del browser web di scegliere quali annunci vedere e quali no.

Gli annunci come i banner non vengono mostrati, né scaricati, al fine di poter risparmiare banda. I tradizionali annunci web costituiscono la maggiore fonte di reddito di gran parte dei siti, pertanto i software di blocco degli annunci compromettono pesantemente il modello di business dei siti web.

Scoprirai:

  • Cosa sono i software di blocco degli annunci
  • Come possono influire sull’esperienza di navigazione del sito
  • Come minimizzare gli effetti dei software di blocco degli annunci sui tuoi ricavi

Uno studio del 2015 di PageFair e Adobe ha rivelato che oltre il 16 percento dei siti Internet degli Stati Uniti utilizza software di blocco degli annunci. A livello globale gli annunci bloccati valgono 22 miliardi di dollari, oltre il 14 percento del budget pubblicitario online del mondo.

Questi numeri sono cresciuti del 41 percento rispetto al 2014. I Paesi con il più largo uso di blocco degli annunci al mondo si sono rivelati Germania (25 percento), Polonia (35 percento) e Grecia (37 percento). E questi numeri sono destinati a crescere.

Gli studi mostrano che la tendenza a bloccare gli annunci cresce quanto più giovane è l’utente. Inoltre i siti che guadagnano di più mostrano un uso di software di blocco degli annunci sproporzionatamente alto, superiore del 10-20 percento rispetto alla media, a seconda del gruppo di età (usa Google Analytics per scoprire se il tuo gruppo demografico rientra in questi dati).

Blocco da mobile

Con il rilascio di iOS 9 a settembre 2015, Apple ha consentito agli sviluppatori di app di terze parti di distribuire app di blocco degli annunci sull’App Store ufficiale. Tre app di blocco degli annunci hanno scalato le classifiche dello store di applicazioni di Apple.

I titolari di siti websono inquieti: i bassi guadagni generati dalle pubblicità per gli utenti mobile erano spesso compensati da una bassa adozione di blocchi degli annunci.

Questo fa sì che non solo il poco spazio degli schermi, bensì anche la crescente popolarità degli ad-blocker possa rendere il traffico mobile particolarmente difficile da monetizzare.

I tuoi visitatori bloccano gli annunci?

La maggior parte dei software di blocco degli annunci non solo blocca gli annunci, ma anche gli strumenti di tracciatura come Google Analytics, dato che migliorare la privacy fa parte della loro proposta di valore.

Ciò rende ancora più difficile determinare la quota esatta di utenti che bloccano gli annunci sul tuo sito web e gli eventuali danni alla tua attività.

Un approccio pragmatico alla risoluzione di questo problema è integrare localmente lo snippet di Google Analytics, così da non poter più essere rilevato dagli ad-blocker.

Marktingland fornisce un tutorial dettagliato su come risolvere il problema. Avrai bisogno di conoscenze di base dei linguaggi PHP e JavaScript.

Quali parti del tuo sito vengono bloccate?

Verificalo installando il software di blocco degli annunci leader del mercato Adblock Plus. Visita il tuo sito web e controlla non solo i banner nascosti, bensì anche i link di affiliazione esterni che vengono bloccati. La maggior parte dei link di affiliazione non vengono bloccati con le impostazioni standard.

Quali annunci vengono bloggati?

Il sito web PubNation ha analizzato i 50 siti web più visitati negli Stati Uniti con alla mano i dati di comScore. 11 dei 50 siti web, come Netflix o Wikipedia, non fanno uso di annunci.

Dei restanti 39 siti web, PubNation ha analizzato come questi gestiscono gli utenti con ad-blocker e i sistemi che hanno realizzato per aggirare il blocco degli annunci. PubNation ha suddiviso gli annunci in tre gruppi:

  1. Annunci standard
    Classici annunci banner
  2. Annunci in articoli
    Principalmente sezioni sponsorizzate sotto gli articoli
  3. Annunci nativi
    Post sponsorizzati adattati accuratamente all’aspetto e alle caratteristiche del sito web (ad es. tweet sponsorizzati su Twitter)

Nessuno dei 39 siti web era riuscito ad aggirare il blocco degli annunci per le pubblicità standard. Questo ha portato il sito web di notizie più visitato in Germania, bild.de, ad adottare a ottobre 2015 la contromisura di bloccare completamente gli utenti con un ad-blocker attivo, con risultati ancora non resi noti.

Tuttavia il 44 percento dei siti web con pubblicità negli articoli è riuscito a mostrare gli annunci a tutti gli utenti, indipendentemente dall’ad-blocker. Lo screenshot mostra un esempio di annuncio in un articolo (con l’etichetta “Sponsor Content”).

Gli annunci di gran lunga più efficaci si sono rivelati gli annunci “nativi”, progettati per apparire proprio come il normale contenuto del sito web, con etichette discrete. Il 71 percento di tutti gli annunci nativi compariva ancora nonostante l’ad-blocker attivo. Lo screenshot mostra un esempio di annuncio nativo:

Blocco annunci e affiliati Amazon

Quando integri link di affiliazione nel tuo contenuto, questi solitamente non vengono bloccati dai software di blocco degli annunci, poiché gli sviluppatori di software sanno che ciò comprometterebbe l’esperienza di navigazione dell’utente. Tuttavia i classici banner vengono bloccati per un terzo del tuo traffico.

Pertanto, in qualità di affiliato, dovresti spostare l’attenzione verso il contenuto o verso gli annunci nativi e verificare che gli annunci banner classici rappresentino solo una riserva.

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