Come creare un blog di moda: una guida completa

Ti chiedi mai perché le immagini nello stile di Instagram siano ovunque?

Sicuramente hai capito di quali parliamo. Selfie scattati davanti allo specchio, fiori secchi in composizioni artistiche su una credenza o un primo piano di una manicure color pastello?

Questo tipo di estetica può essere facilmente ricondotto ai blog di moda.

In questa guida imparerai:

  1. Cosa significa esattamente essere un blogger di moda e come iniziare
  2. Come diventare un influencer su Instagram
  3. Come guadagnare da influencer su Instagram
  4. Il passato, il presente e il futuro dei blog di moda
Kristabel Plummer
Kristabel Plummer
Ultimo aggiornamento marzo 8, 202137 Min. lettura
Come creare un blog di moda: una guida completa
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Cos’è un blog di moda?

In poche parole, un blog di moda è una piattaforma multimediale online, solitamente costituita da post che rappresentano il personale punto di vista di un individuo. Nonostante l’attività di blogger di moda si sia già evoluta rispetto ai primi anni, se intrapresa con un approccio strategico è ancora attuale nel 2021.

Se ti sei mai chiesto come diventare un influencer su Instagram, è consigliabile iniziare dalle competenze trasferibili che molti dei blogger originari usano ancora oggi.

Il contenuto può essere un insieme di foto originali, testi e collage. I lettori possono commentare i post e si può costruire una community.

Rispetto a una rivista patinata come Vogue, i blog di moda sono spazi informali e sperimentali che permettono a un gruppo eterogeneo di persone di interagire.

Vuoi condividere la tua opinione sulla moda sostenibile per donne con taglie forti? È possibile.

O forse preferisci postare lo street style di Helsinki? Puoi farlo.

Non è necessario conoscere le persone giuste o rendere conto a un capo, puoi semplicemente iniziare a postare dalla tua camera e costruirti un seguito.

Come creare un blog di moda

Come si crea quindi un nuovo blog nel 2020?

Raccogliere le idee è il primo passo.

Prendi un quaderno e inizia ad annotare le tue idee. Quali argomenti e tendenze ti appassionano? Che cosa vuoi rappresentare?

Potrebbe anche esserti utile avere una bacheca segreta su Pinterest su cui organizzare la tua ispirazione visiva. Cerca colori, caratteri o stili che catturino l’attenzione.

Ecco alcuni punti su cui riflettere:

  • Descrivi il tuo potenziale blog in tre parole.
  • Chi sono i tuoi lettori ideali? Dove vivono, quali sono i loro interessi e quanti anni hanno?
  • Cosa potrebbe offrire il tuo blog ai lettori? Esiste già qualcosa di simile?
  • Hai un settore di competenza o esperienze personali? Cosa potresti offrire di diverso?
  • Ci sono blogger di moda o influencer che ammiri? Quali sono gli aspetti comuni che vorresti condividere?
  • Ci sono aspetti che non vorresti nel tuo blog?

Quale nome dare al tuo blog di moda

Scegli se includere nel tuo blog il tuo vero nome, una frase o qualcosa di più astratto. Utilizzare il tuo nome è un vantaggio per il personal branding e ti permetterà di approfondire altri tipi di contenuti in futuro.

Se non usi il tuo nome, potrebbe essere più facile creare una distinzione e coinvolgere, col tempo, altri contribuenti.

Nomi di blog che ci piacciono

Gioca con le idee di nomi per il tuo blog e prova a scrivere tutte le varianti possibili.

È un nome facile da annotare se viene menzionato in un podcast? Si potrebbero trovare risultati che non hanno niente a che vedere con il tuo blog? Controlla se la ricerca di Google potrebbe fornire blog o attività simili tra i risultati.

È importante verificare che il nome sia anche disponibile nei social media. Non vogliamo confondere i tuoi lettori su come possono trovarti, né vogliamo dover dire loro di aggiungere un carattere o un simbolo (ad esempio “_”) su una particolare piattaforma. Punta alla coerenza e fai qualche modifica se necessario.

Creare una mission

Un volta terminata la raccolta di idee iniziale, puoi cominciare a creare la tua mission.

Ecco qualche esempio:

(NOME DEL BLOG) è un blog di moda con sede nel Regno Unito e gestito da (TUO NOME) che parla di shopping di seconda mano e di come creare un guardaroba sostenibile.

È rivolto a (INSERIRE GENERI) di (INSERIRE FASCIA DI ETÀ) in cerca di ispirazioni sullo stile, consigli su dove fare acquisti e dritte su come ritoccare gli abiti.

L’obiettivo di (NOME DEL BLOG) è quello di fornire, attraverso il blog e i post di Instagram, contenuti di moda accessibili e con cui i lettori possano identificarsi.  

Creare una mission ti aiuterà a concentrarti sui tuoi obiettivi e ad assicurarti che i tuoi contenuti siano coerenti. Per esempio, se un marchio di macchine da cucire ti contatta per una campagna, potrai capire velocemente che è in linea con la tua mission e saprai che il tuo pubblico troverà utili questi contenuti.

Come scegliere un design per il blog

Il branding è importante. Un logo e un’identità visiva d’effetto possono trasmettere particolari emozioni e portarti dove vuoi arrivare.

Un blog deve avere un logo riconoscibile e uno user experience design su cui navigare facilmente da diversi dispositivi.

Vedilo come un progetto, raccogli immagini di ispirazione, palette di colori ed esempi di web design che ti piacciono. Non soffermarti solo sulle fonti tradizionali, ma guarda anche riviste, libri e film per raccogliere idee sullo stile del font.

Potrebbe esserti d’aiuto lavorare con un designer che si occupi dell’identità del brand e con un web developer per avere esattamente ciò che vuoi.

Stabilisci un budget per il progetto. Decidi se investire nel branding è una priorità o se preferisci lavorare con un modello già esistente.

Ricordati che puoi sempre modificare il design del tuo sito appena ci saranno nuovi sviluppi e funzionalità.

Dove puoi creare il tuo blog di moda?

Le piattaforme più conosciute sono:

Blogger è stato uno dei primi servizi ed è ampiamente conosciuto, ma ha molti limiti. L’hosting è gratuito e, se sei solo agli inizi, puoi trovare modelli di design a basso prezzo su Etsy.

WordPress offre un’opzione gratuita o una versione self-hosted. La maggior parte dei siti internet sono gestiti sulla piattaforma self-hosted WordPress.org, per questo è affidabile e può essere utilizzata per anni.

Offre possibilità illimitate ma può risultare complicata per chi non è un esperto di programmazione. Tuttavia puoi aggiungere utili plug-in per gestire la SEO (l’ottimizzazione per i motori di ricerca) e per installare le mappe di calore.

Squarespace ti permette di lavorare con modelli di design professionali se non hai un budget elevato. L’iscrizione mensile comprende un nome del dominio personalizzato, il servizio di hosting e un indirizzo e-mail.

Inoltre è facile aggiungere la funzionalità per un negozio di e-commerce successivamente. Potrebbe esserti utile nel caso in cui prima o poi decidessi di offrire prodotti digitali o servizi online.

Creare un calendario per i contenuti del blog

Una volta creato il branding e il sito web, è il momento di iniziare a lavorare ai contenuti.

Creando un calendario dettagliato dei contenuti, puoi pianificare in anticipo e assicurarti che ogni cosa venga postata al momento giusto.

Decidi quanto spesso vuoi pubblicare i post. Può essere una volta al giorno oppure ogni due settimane, l’importante è essere costanti e avere un programma regolare. Così eviterai di farti prendere dal panico la sera prima della pubblicazione di un post.

Che inizi a gennaio o in qualsiasi altro momento dell’anno, segnati le date importanti come San Valentino, Pasqua o qualsiasi viaggio programmato, così potrai fare del tuo meglio per pubblicare post con regolarità.

Se stai cercando altre ispirazioni, ogni anno Pinterest crea dei report dettagliati sui trend. Sono utili per individuare cambiamenti culturali nel comportamento dei consumatori.

Ti piacerebbe parlare di consumo consapevole? Guarda cosa interessa ai lettori durante l’anno e collegalo a eventi ed esperienze come la moda da festival, il lavoro da casa e i vestiti da indossare per le feste di Natale.

Una volta trovata un’idea, procedi a ritroso e pianifica per tempo la struttura del post, le immagini e il testo e organizza i post per i social media.

Ora che conosci le basi, passiamo a Instagram e concentriamoci su come diventare un influencer di moda.

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Come diventare un influencer su Instagram

Con più di 1 miliardo di utenti attivi al mese, Instagram è decisamente importante per ogni blogger di moda. Questa sezione ti farà capire perché è necessario usarlo.

Per ricordarti della sua importanza, pensa al primo momento della giornata in cui usi il cellulare. È più probabile che tu apra subito un blog o che inizi prima a scorrere Instagram?

La coinvolgente app di storytelling è stata fondata 10 anni fa e offre varie possibilità di creare contenuti permanenti e temporanei.

Invece di scambiare i biglietti da visita con l’indirizzo del proprio blog come si faceva nel 2012, oggi molti ti chiederanno come ti chiami su Instagram. Solitamente è la prima interazione che i potenziali follower avranno con il tuo brand.

Inizialmente solo un gruppo ristretto di fotografi e trend setter aveva iniziato a usare l’app, principalmente per i suoi filtri particolari. Dal 2012 i brand hanno iniziato a includere Instagram nelle proprie campagne insieme ai post sui blog.

Instagram è diventato uno dei canali più importanti per il marketing degli influencer; l’89% degli esperti di marketing infatti preferisce le sue funzionalità a quelle di altri canali. Si dice che sia una fonte di ispirazione e rafforzi il legame con il pubblico.

La maggior parte delle campagne dei brand ora include contenuti per il feed e le Storie. Potrai anche applicare un sovrapprezzo se sarai capace di catturare l’attenzione con post di Reel e IGTV.

Avviso sui trend: il tempo trascorso a guardare i video sull’app è aumentato dell’80%, quindi includere video e Storie costituirà un valore aggiunto per i tuoi obiettivi di business.

Come diventare un influencer su Instagram

Se hai già pensato alla mission per il tuo blog, sarà semplice applicarla anche a Instagram. La cosa più importante è sapere cosa vuoi rappresentare, quali limiti vuoi stabilire e cosa vuoi trasmettere ai tuoi follower.

Il tuo profilo ti permette di condividere 150 caratteri nella bio, quindi fanne buon uso. Puoi anche riportare link ad altri account o hashtag che hai creato.

Inizia dalle cose essenziali. Dove ti trovi, di cosa ti occupi, quale pronome personale vuoi che venga utilizzato per parlare di te e come contattarti. Puoi anche usare le emoji e la punteggiatura in modo creativo, ma verranno contate nel limite di caratteri.

Un trucco è aggiungere un’ulteriore descrizione nel tuo nome, come ad esempio “London”, “Midsize Style” o “Fashion”. Questo permetterà al tuo profilo di apparire fra i risultati quando le persone cercano questi termini.

Quando aggiungi un link nella bio, è consigliabile creare una pagina navigabile da dispositivi mobili sul tuo blog o su Linktree. Sarà particolarmente utile nel caso non avessi ancora la funzionalità “swipe up”. Potresti includere la tua pagina “Su di me” o qualsiasi altro post importante che hai menzionato di recente nelle Storie.

Se vuoi entrare più nel dettaglio e far rimanere le persone nell’app, puoi mettere in evidenza le Storie. Qualsiasi Storia postata per 24 ore viene archiviata e può essere salvata in categorie specifiche, che resteranno per sempre sotto la tua bio.

Alcuni esempi potrebbero essere “Su di me”, “Post preferiti”, “Domande frequenti” e “Sponsorizzazioni”.

Come riutilizzare i contenuti del tuo blog di moda per Instagram

Quando avrai scattato una serie di foto da postare sul tuo blog, potrai ovviamente condividerle anche su Instagram.

Un post nel tuo blog in cui mostri “5 modi diversi per abbinare il leopardato in autunno” potrebbe essere suddiviso in cinque diversi post di Instagram da pubblicare nell’arco di un paio di settimane. Se hai scritto 1000 parole, puoi estrapolarne i punti principali e utilizzarli per una didascalia.

Hai anche la possibilità di fare promozioni incrociate attraverso la funzione swipe up per permettere ai follower di ottenere maggiori informazioni. Così potrai risparmiare tempo e pubblicare regolarmente contenuti nel feed.

Una volta trovata un’idea per i contenuti, assicurati di trovare le immagini più efficaci a seconda delle caratteristiche della piattaforma.

Inizia a rifletterci nella fase di pianificazione. Instagram ritaglia le immagini del feed in formato 4:5 e quelle delle Storie in formato 9:16, quindi assicurati di scattarne molte. Gli scatti in formato verticale sono più indicati perché occupano la maggior parte dello schermo.

Se crei immagini unicamente per i post sul blog, potresti rischiare di perdere di vista gli aspetti più importanti quando posti altrove.

5 Consigli per creare immagini versatili

  • Stila una lista per le tue foto e includi una serie di requisiti. Questi possono essere “3 scatti a figura intera”, “3 scatti a mezzo busto”, “3 scatti di particolari” se si tratta di foto di un outfit. È sempre meglio avere varie opzioni tra cui scegliere.
  • Scatta le foto da distante per avere flessibilità quando le ritagli.
  • Pensa a come potrebbero apparire su un cellulare e adattale se necessario. Se puoi, controlla le immagini. Più ti allenerai a scattare le foto in questo modo, più diventerà naturale.
  • Sperimenta varie angolazioni. È corretto seguire le regole della fotografia, ma a volte potresti fare colpo con uno scatto che funziona ovunque lo posti.
  • A questo punto potresti pensare di aggiungere un contenuto video. Potresti usarlo per le Storie di Instagram o i caroselli di immagini.

Non sai come mostrare sicurezza in foto? L’influencer di social media Quigley Goode ha creato varie guide su come posare da soli, in coppia o in un gruppo.

Cosa fare e cosa non fare su Instagram

Sì a:

  1. Passare all’account Creator: grazie a questo aggiornamento del 2019 è possibile distinguere i profili degli influencer di moda da quelli di altre attività. Ti permette di vedere i tuoi dati, capire le statistiche e utilizzare la funzionalità Partnership pubblicizzata. Instagram ha anche un account che i Creator possono seguire e che viene aggiornato regolarmente con consigli, interviste e tendenze.
  1. Creare un sistema che funzioni per te: pensa ai tuoi punti di forza, che siano mettere in pratica rapidamente le idee o dover fare brainstorming un paio d’ore all’inizio della settimana. Puoi anche creare contenuti in serie o scrivere le didascalie in anticipo per essere più efficiente. Se hai difficoltà con un aspetto in particolare, dai un’occhiata ad altri account o a fonti di ispirazione. C’è qualcosa che potresti mettere in pratica e adattare al tuo stile?
  2. Aggiorna costantemente la tua lista di hashtag: è il modo più semplice per far scoprire i tuoi contenuti. Usa degli hashtag che siano pertinenti con il tuo tipo di contenuti e fai qualche cambiamento una volta raggiunti i 100.000 post. Potresti creare hashtag personalizzati per le tue tendenze o per i tuoi scatti di viaggio.
  3. Ricordati di sperimentare e analizzare: con l’avvento dei Reel, l’app è in costante evoluzione e il tuo tasso di coinvolgimento può variare man mano che le persone si adattano alle nuove funzionalità. Sperimenta nuovi formati, orari di pubblicazione e hashtag per mantenere un approccio innovativo. Potresti aumentare ancora di più il tuo pubblico organizzando una chiacchierata live sulla moda ogni giorno della settimana alla stessa ora. Esci dalla tua comfort zone! Guarda i dettagli dei tuoi post per capire cosa porta le persone a condividerli, salvarli e a seguirti.

No a:

  1. Comprare follower e like: potresti avere la tentazione di aumentare il numero dei tuoi follower e di conseguenza le tue commissioni, ma ricordati che questa pratica è considerata truffa. I brand si baseranno sui dati per misurare il successo di una campagna. Se non ci saranno persone vere a seguirti, nessuno utilizzerà la funzionalità swipe up per fare acquisti e non raggiungerai gli obiettivi della campagna. Un simile risultato può far diminuire la fiducia dei brand nei confronti degli influencer. Per permettere a questa industria di sopravvivere, è importante tenere a mente il futuro della collettività invece di pensare a raggiungere velocemente traguardi nel numero di follower.
  2. Perdere di vista il quadro generale: certo, ci si può scoraggiare se un’idea non riscuote successo dopo aver investito ore a perfezionarla. Ricordati che le persone interagiscono con l’app in modo diverso nel corso dell’anno, quindi pensa in modo oggettivo. Potresti notare una diminuzione della copertura in estate, quando le persone sono in vacanza e non usano il cellulare quanto farebbero normalmente. Forse meno utenti mettono mi piace ai tuoi video perché per loro non è ovvio farlo. Guarda altre metriche come ad esempio le impressioni, i post salvati o quelli ricondivisi per capire se riscuotono successo in altri modi.
  3. Dimenticarti del tuo pubblico: anche se ci sono profili che possono ottenere migliaia di mi piace postando una sola emoji, offrire qualità al tuo pubblico è una strategia migliore sul lungo termine. Puoi essere una fonte d’ispirazione attraverso le tue immagini, informare grazie alle tue competenze e intrattenere con didascalie divertenti? Se ti mancano le idee, utilizza l’adesivo per le domande nelle Storie di Instagram per scoprire cosa piace di più ai tuoi follower e cosa evitare.
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Come guadagnare da influencer su Instagram

Ci sono vari modi per guadagnare come influencer su Instagram. Questa sezione ti mostrerà le strategie più comuni per monetizzare l’attività del tuo blog di moda.

Contenuti sponsorizzati

La principale fonte di guadagno per gli influencer è la creazione di contenuti sponsorizzati sul blog e sui profili Instagram, YouTube o TikTok. Da sempre esistono le campagne di marketing e gli editori, come nel caso delle riviste, ma ora anche gli influencer si sono aggiunti al settore.

Dato che molti di noi consultano contenuti attraverso queste piattaforme, il marketing si è dovuto adattare. I brand collaborano con i creatori di contenuti per particolari gruppi demografici e i prodotti possono essere adattati affinché risultino più naturali e pertinenti.

I brand potrebbero contattarti fornendo delle istruzioni, proponendo una scadenza e spiegando i risultati che vogliono ottenere; starà a te decidere se sono adatti prima di rispondere inviando le tue tariffe.

Puoi essere anche tu a presentare una proposta ai brand se hai coltivato le relazioni con i tuoi contatti e se pensi di poter rientrare nella loro strategia di marketing.

Tutti i contenuti commerciali devono essere contrassegnati chiaramente in ogni piattaforma, solitamente con la scritta “Pubblicità” all’inizio.

Affiliazione

I link di affiliazione permettono a chi li pubblica di guadagnare una commissione quando viene effettuato un acquisto attraverso un link tracciabile. Quando fai clic su uno di questi link, nel tuo computer viene installato un “cookie”. Se è attivo (solitamente per 30 giorni), qualsiasi acquisto effettuato da quel sito genera una commissione per il blogger.

Gli acquisti attraverso i link di affiliazione sono un ottimo modo per permettere al tuo pubblico di sostenerti, dato che non comportano alcun costo aggiuntivo (la commissione è una percentuale calcolata sulla somma totale).

Ulteriori fonti di guadagno per i blogger di moda

  1. Prodotti digitali: sei capace di scattare selfie professionali, negoziare con i brand o stabilire degli obiettivi? Puoi considerare di condividere le tue conoscenze attraverso un corso, un e-book o un webinar. I prodotti digitali sono un investimento in termini di tempo ma, dopo gli sforzi iniziali, daranno i propri frutti. Puoi condividere molte più informazioni rispetto a quanto permesso da un post nel tuo blog e rendere più accessibili gli argomenti di tua competenza.
  2. Podcast: sono una strategia a lungo termine che aiuta a costruire la tua immagine. I podcast sono un modo fantastico per trattare argomenti attraverso una normale conversazione e piacciono agli sponsor perché mantengono coinvolto il pubblico. Su alcune piattaforme i podcast vengono pagati, in altri casi permettono di generare un guadagno con codici affiliati e sponsorizzazioni di brand.
  3. Consulenze: puoi utilizzare le tue competenze trasferibili offrendo consulenze a brand e agenzie. Questi potrebbero aver bisogno di consigli per una gamma di prodotti, per la creazione di contenuti o per strategie relative agli influencer.
  4. Abbonamenti: Substack e Patreon ti permettono di addebitare un pagamento mensile ai tuoi follower per l’iscrizione alle newsletter, a post con maggiori contenuti e ai podcast. 

Puoi avere maggiore controllo sul rapporto con il tuo pubblico perché questo metodo non è basato su algoritmi e ti permette inoltre di rimanere imparziale.

  1. Linee di prodotti: sono il sogno di molti influencer. Brand affermati potrebbero chiederti di ideare una gamma di prodotti offrendoti un pagamento una tantum o su commissioni. Alcuni esempi sono la collaborazione Zoella x Etsy o Lorna Luxe for In The Style.

Come per qualsiasi altra attività, i primi anni possono comportare un certo livello di incertezza. È importante avere dei risparmi e affiancare la propria attività di blogger ad altri lavori da libero professionista.

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Storia dei blog di moda

Ora conosci tutti gli aspetti pratici. Sono tanti, vero? Adesso rilassati leggendo delle curiosità sulla storia dei blog di moda.

I blog di moda sono l’evoluzione dei “weblog” nati negli anni Novanta. In quegli anni non vengono pubblicate molte foto, ma varie pagine con testi e link.

Con l’avvento di piattaforme come Blogger (1999), WordPress (1993) e Typepad (2003), la creazione di contenuti diventa molto più diretta, senza richiedere nessuna conoscenza di programmazione.

Molti dei blogger originari iniziano in forum come The Fashion Spot (fondato nel 2001), condividendo foto di outfit scattate allo specchio e recensioni di sfilate.

Altri membri invece sostengono lo stile personale della gente “comune”.

Nel 2006 si contano circa due milioni di blog di moda, in un periodo in cui molte delle tradizionali testate di moda non sono presenti online.

Considerata la tecnologia delle fotocamere di quegli anni, non ci si concentra molto sulle immagini. I blog contengono solitamente lunghi post e animate discussioni nei commenti.

Nel 2009, gli standard iniziano ad alzarsi ancora di più. I blogger di moda appaiono ormai in prima fila alla settimana della moda di New York.

Cosa ha reso l’attività dei blogger di moda un fenomeno unico nel suo genere?

In passato, chi voleva diventare un giornalista di moda o un modello doveva destreggiarsi tra una complicata serie di tirocini ed essere fortunato dal punto di vista della genetica.

Per non parlare del fatto che figure come agenti di moda o editori, che selezionavano chi entrava a far parte di questo settore, non erano liberi da pregiudizi e preferenze personali.

I blogger di moda creano un nuovo ruolo all’interno di questo ecosistema. Sono individui che non sempre hanno esperienza in questo settore, ma nutrono un forte interesse e si distinguono per la volontà di posare davanti a un obiettivo.

L’esclusivo mondo della moda inizia così ad aprirsi.

Le opinioni personali, e non quelle oggettive, iniziano a regnare sovrane. I blogger ricreano i look delle sfilate con il proprio guardaroba invece di aspettare per mesi che i capi di lusso arrivino nei negozi.

I blog permettono anche a gruppi poco rappresentati di far sentire la propria voce e di contribuire al miglioramento della cultura dell’immagine. I blog in rappresentanza delle taglie forti (“Fatshion blogs”) nascono in risposta all’esclusione delle figure curvy dalle pagine delle riviste.

Invece di attenersi a vestiti pensati per “rendere più belli”, questi blogger mettono in discussione le narrative tipiche dei principali media volte a mortificare tali figure.

Questi siti mostrano con orgoglio nomi come “Young, Fat & Fabulous” (Giovani, in carne e belle) “Fat Girls Like Nice Clothes Too” (Anche alle ragazze in carne piacciono i bei vestiti), dando sicurezza al proprio pubblico e ridefinendo l’idea di cosa renda attraente un corpo.

Un momento decisivo è l’invito a Bryan Boy e Tommy Tom a sedersi in prima fila alla settimana della moda di Milano, accanto ad Anna Wintour e Suzy Menkes. Il New York Times in quell’occasione risponde con un articolo intitolato “Bloggers Crash Fashion’s Front Row (I blogger imbucati in prima fila alle sfilate).

Tralasciando il titolo irriverente, il giornale capisce che questa prima ondata di influencer sta dando vita a qualcosa di nuovo.

Con la crisi economica, riviste come Vogue, W e Glamour subiscono tagli drastici in seguito alla perdita dei ricavi pubblicitari.

I blog di moda iniziano ad attirare lettori e hanno il vantaggio di poter parlare subito delle nuove collezioni. Hanno anche la possibilità di creare un rapporto di fiducia con i propri lettori attraverso i commenti e le risposte ai feedback.

Le opportunità iniziano a crescere. Nel 2009 Jane Aldrige, la fondatrice allora diciassettenne di “Sea Of Shoes”, avvia una collaborazione con Urban Outfitters.

Gli eventi stampa cominciano a includere i creatori di contenuti digitali, che gradualmente iniziano a essere riconosciuti come trend setter. Emerge così un nuovo tipo di marketing.

Invece di provare a ostacolarli, la rivista Cosmopolitan riconosce il potenziale di una collaborazione e di un rapporto con i blogger di moda. Nascono così gli Inaugural blog awards nel 2010, che portano migliaia di utenti sulle pagine tramite cui votare.

I blog di moda non sono un semplice hobby, ma un modo per costruire un brand personale, creare un portfolio online e guadagnare attraverso opportunità commerciali.

Come si è evoluta l’attività dei blogger di moda negli ultimi 10 anni?

Nel 2020 un blog di moda è solo una parte della propria offerta. L’avvento di altre piattaforme come Instagram, YouTube e TikTok ha cambiato le carte in tavola e ha portato alla nascita degli “influencer”.

Questo nuovo termine descrive un individuo che ha costruito un profilo su una piattaforma digitale e che può convincere il proprio pubblico a comprare un prodotto o a compiere una determinata azione.

Molti “influencer” hanno iniziato come blogger di moda, ma un numero significativo di questi ha avviato la propria attività su Instagram, dato che richiedeva un minore investimento di tempo. Alcuni di loro avevano anche obiettivi differenti da quelli dei primi influencer.

Purtroppo, gli influencer vengono spesso confusi con le star dei reality o con le celebrità, che possono talvolta promuovere prodotti dannosi.

Gli influencer sono anche conosciuti come:

  • Blogger
  • YouTuber
  • Star di TikTok
  • Creatori di contenuti
  • Creatori di contenuti digitali
  • Talenti digitali
  • Imprenditori

Ti consigliamo di non soffermarti troppo sulle etichette, poiché i termini sono mutevoli e in continuo cambiamento.

Pensa a uno scandalo che coinvolga un giornalista di un tabloid. Un evento del genere potrebbe danneggiare l’intero settore?

I blog di moda sono ancora attuali?

Per mostrare il tuo ultimo acquisto, invece di creare un post sul tuo blog, potrebbe essere più opportuno postare una serie di Storie di Instagram o un rapido video su TikTok.

Questo non significa però che i blog di moda siano ormai superati. Se disponi di un archivio di contenuti specifici, un blog può essere un ottimo portfolio.

In confronto alla maggior parte delle piattaforme social, è molto più semplice cercare contenuti all’interno di un blog e i suoi post possono essere trovati anche anni dopo la data di pubblicazione. Un post che è stato ottimizzato per la SEO può continuare ad apparire nei risultati di ricerca, a essere pinnato su Pinterest e a portare guadagno grazie al traffico generato.

Allo stesso tempo, i post su Instagram possono essere rimossi, segnalati oppure oscurati. Potresti rischiare di perdere interamente i tuoi guadagni per come i moderatori interpretano le immagini.

Un blog è anche l’unica piattaforma a essere interamente tua. Vedila come una solida base per i tuoi contenuti permanenti.

Invece di postare ogni giorno dalla stessa piattaforma, è consigliabile pubblicare post seguendo una strategia e ricordarsi come il pubblico utilizza i contenuti. Per prima cosa trova un’idea interessante, poi scegli la piattaforma più adatta.

Karen Blanchard è stata una delle prime persone a seguire questo approccio con il suo blog sullo street style “Where Did U Get That”. Continua a gestire il proprio sito e produce parallelamente famosi video di brevi interviste che mostrano lo stile della moda di strada delle persone a New York.

Questo format permette al suo pubblico di conoscere le persone dietro agli outfit, cosa che risulterebbe più difficile da realizzare in un post sul suo blog.

Come si sono diversificati i blogger di moda?

È molto comune vedere libri, linee di moda e persino programmi televisivi presentati da blogger di moda.

Ne sono un esempio Victoria Magrath di “In The Frow”, che nel 2018 ha pubblicato “The New Fashion Rules” e Candice Brathwaite, che appare regolarmente in programmi televisivi mattutini.

I blogger di moda hanno ormai diverse fonti di reddito che possono includere la fotografia, la consulenza, i programmi televisivi, il cinema, lo styling, la partecipazione a conferenze e l’organizzazione di eventi.

Inoltre trattano una vasta gamma di argomenti sui social media, tra cui la bellezza, gli articoli per la casa, i viaggi, la cultura, l’attivismo, la vita da genitori e lo sviluppo personale.

Anche se può sembrare che questi creatori di contenuti abbiano abbandonato i siti web da cui hanno iniziato la propria attività, avviare un blog può fornire la formazione e le competenze trasferibili necessarie per una carriera variegata.

Nel 2020 è necessario essere disposti a sperimentare con nuove forme di media ed essere consapevoli dei propri punti di forza.

Cosa succederà in futuro agli influencer di moda?

Nonostante il 2020 sia stato un anno difficile per molti settori, i creatori di contenuti digitali hanno una straordinaria opportunità. Si stima che i brand spenderanno 15 miliardi di dollari nel marketing degli influencer entro il 2022.

Da quando i social media sono diventati una presenza costante nelle nostre vite, gli influencer hanno dimostrato di essere dei versatili intermediari tra i brand e i consumatori. Durante il confinamento, sono stati capaci di lanciare prodotti rimanendo in casa, mentre i brand tradizionali hanno dovuto interrompere la produzione.

“Da un po’ di tempo i brand sono consapevoli del fatto che un marketing diversificato sia una buona scelta. Per anni i consumatori hanno manifestato chiaramente di desiderare un marketing più inclusivo. Il 69% dei Gen Z e dei Millennial afferma infatti di ritenere positiva la presenza di diversi modelli in una pubblicità, secondo la ricerca condotta da Ypulse.”

Vogue Business, giugno 2020

La YouTuber Jackie Aina produrrà un documentario sugli influencer che trattano la bellezza nera e su come stiano diventando un motore per il cambiamento sociale. La nascita della creazione di contenuti ha permesso a gruppi poco rappresentati di far sentire la propria voce e di incoraggiare i propri follower, che potrebbero non essersi sentiti considerati altrove.

Tuttavia, a causa dei crescenti ostacoli, della recessione e degli eventi mondiali, è importante che gli influencer siano consapevoli di come i loro contenuti possono essere percepiti.

Attenzione: essere capi di se stessi può essere una sfida. Sta a te aggiornarti sui trend e sugli sviluppi del settore. Crea un indirizzo e-mail a parte per le newsletter e iscriviti ai podcast dei principali leader di pensiero. Alcuni suggerimenti sono Business Insider, The Business Of Fashion, The Drum, Vox, PR Week e Digiday. Cerca corsi che ti permettano di aumentare le tue competenze o valuta di espandere il tuo team.

Crea la tua rete: se hai dubbi riguardo alle tue tariffe o fatichi a trovare la giusta motivazione, puoi provare a unire le forze con altri creatori simili a te per scambiare dei consigli. Crea un gruppo Facebook, un canale Slack o unisciti a un’organizzazione su vasta scala come The Creator Union. Fondata da 12 influencer britannici, il suo obiettivo è quello di garantire ai suoi membri un’adeguata protezione in tema di pagamenti, contratti e controversie.

Prenditi cura della tua salute mentale: con tutto il tempo trascorso davanti agli schermi, le critiche e la costante consapevolezza di cosa stiano facendo le persone intorno a noi, è importante saper riconoscere quando lo stress si ripercuote sulla propria salute mentale. Pianifica delle pause dai social media e valuta la possibilità di consultare uno psicologo o un coach che ti aiutino a gestire eventuali difficoltà. Avere un meccanismo di difesa e uno spazio per discutere dei problemi può aiutarti a vedere la situazione da un’altra prospettiva.

L’attività dei blogger di moda può sembrare molto diversa nel 2020, ma offre ancora fantastiche opportunità e il potenziale per contribuire al cambiamento culturale facendo sentire la propria voce.

Grazie alla nostra guida completa ora conosci tutto ciò che ti serve per lasciare il segno.

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